I bonus previsti dalle norme vigenti, sono applicabili ad interventi su strutture edili, ed esigono sempre, una conformità urbanistica e pertanto è fondamentale, ancora meglio necessaria, una verifica di matrice edilizia.
Prima di iniziare i veri propri lavori ammessi a contributo, si deve quindi verificare (e, casomai, rettificare) la situazione di partenza sotto l’aspetto edilizio.
Accertata la regolarità urbanistica dell’immobile, tutte le migliorie energetiche, il sismabonus, il fotovoltaico, il bonus mobili e quelli per il verde, che si è in procinto di realizzare, possono far balenare l’idea di unità completamente nuove con spese ed oneri a carico dello Stato. In ogni caso occorre dotarsi di un titolo edilizio idoneo, che può essere, nell’ordine: Cil (Comunicazione inizio lavori) asseverata, Scia o permesso di costruire, a seconda del peso dell’intervento (da manutenzione straordinaria a ristrutturazione). Nel caso di immobili in Condono Edilizio, risulta indispensabile la chiusura dell’iter procedurale e l’ottenimento della Concessione Edilizia in Sanatoria. Sia la Comunicazione inizio lavori (Cil), che la segnalazione (Scia), devono avere un allegato, a firma di un tecnico abilitato, che asseveri la compatibilità dell’intervento con lo strumento urbanistico, descrivendo le opere e dichiarandone la fattibilità urbanistica.
Il primo passo, parte quindi dalla verifica della situazione edilizia, perchè in materia vige il principio che collega in modo stringente i vari titoli edilizi, ognuno dei quali deve essere coerente a una documentata e legittima situazione di partenza (Faq Enea 3.B: “non si possono applicare incentivi dove non c’è conformità edilizia ed urbanistica”).
Se si vuole effettuare un intervento di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione, occorre partire dalla regolarità urbanistica, per scongiurare la perdita del bonus e l’irrogazione di sanzioni specifiche per riscontrate irregolarità edilizie.
Il principio è quello che fa divieto di intervenire su situazioni abusive non condonate. Tutti gli interventi su edifici in tutto o in parte abusivi, anche di sola manutenzione straordinaria o ristrutturazione, sono preclusi in quanto illegittimi al pari dell’immobile alla quale ineriscono.
E’ fondamentale partire da una situazione legittima, senza sperare di poter sovrapporre Scia o Cila a situazioni irregolari. Tutte le migliorie possono essere autorizzate solamente se partono da un presupposto di piena legittimità.